Lo stupore

Per Matteo Cosenza, che sapeva scrutare a fondo i fatti politici e culturali, fu una vera sorpresa essere stato a contatto con un fenomeno grandioso, unico al mondo: l’effetto che la figura spirituale di padre Pio faceva nel cuore di tanta gente umile e sincera. Per questo, tutto il libro è intessuto ed attraversato da una parola magica: lo stupore!

Uno stupore che tocca quattro aspetti presenti in tutti gli articoli: la fede della gente umile e popolare; la sofferenza sottostante che diventava gemito; gli eventi esterni di folle che correvano alla tomba di Padre Pio e l’arte che ne ha raccolto il fascino in strutture ardite innovative, come la basilica ideata a progettata da Renzo Piano. Un panorama complesso e vasto, dunque, carico di grande emotività ed espressività.

p. GianCarlo Bregantini
arcivescovo di Campobasso-Boiano

Il fuoco che arde

Matteo appartiene alla categoria dei non credenti che tuttavia non smettono di porsi domande. E che non potendo dimostrare la “non esistenza” di Dio, sono percorsi da un’ansia e da un rovello continui: lo struggimento delle domande senza risposta. Quale strumento migliore dell’indagine giornalistica per penetrare i misteri che continuano ad appassionarci?

A muoverlo, dunque, è il dovere di testimonianza. Ecco il cuore di questo libro: il desiderio, da parte di un giornalista profondamente laico – che tuttavia attribuisce un valore universale a tanti messaggi del Cristianesimo – di penetrare il mistero di una devozione di popolo, di un fuoco che continua ad ardere.

Vittorio Del Tufo