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il lampo

Dal pulpito di Draghi

Draghi se la prende con Rete 4 perché ha consentito al ministro degli esteri russo di fare un comizio. Sul banco degli imputati, dunque, c’è il giornalista della rete Mediaset che lo ha consentito. Anche io mi aspettavo che lo stesso incalzasse Lavrov ma capisco la difficoltà dell’intervista con il ministro in collegamento televisivo e che con ritardo recepiva le timide sollecitazioni. Ma poi vedo le comode conferenze stampa del censore Draghi e i giornalisti a tappetino che fanno più complimenti che domande e mi chiedo: ma per caso il nostro si riferiva ai suoi comizi? E, per carità di patria, lasciamo perdere i miei colleghi, maestri di indipendenza e coraggio.

il tema

Che fatica vivere a Napoli

Napoli è di chi se la prende. Correggo: Napoli è di chi se la prende? Dove il punto interrogativo è speculare alla speranza che non sia così e che la tanto decantata bellezza materiale e immateriale della città non sia un comodo slogan per nascondere la bruttezza altrettanto materiale e immateriale. Troppo facile e scontato evocare a sostegno di questo pensiero la guerra di camorra che imperversa notte e giorno nelle periferie, che poi non è una novità se si ricordano tante guerre del passato che hanno seminato dolori e lutti, salvo poi a prendersela con lo scrittore diventato troppo noto nel mondo per averle raccontate. Napoli non è Gomorra, o, quando…

i lampi

E di tanto in tanto anche qualche tuono

il tema

Un punto vista, un’analisi, un ragionamento

la memoria

Interviste, documenti, articoli, recensioni

i miei libri

Padre Pio il vero miracolo

Padre Pio? Me ne devo occupare io? Il direttore disse solo sì. E così Matteo Cosenza, lontanissimo dal mondo religioso, andò a San Giovanni Rotondo e si trovò faccia a faccia con il “fenomeno” planetario del frate di Pietrelcina. Non credeva alle stimmate, ai miracoli e neanche in Dio ma non poteva ferire il popolo dei lettori de Il Mattino e, dunque, si rifugiò nel suo mestiere: vide, scavò, cercò di capire e raccontò. Uno sguardo laico, distaccato ma non freddo, nutrito di storie, di persone e di curiosità, anche di tanta sofferenza. E scoprì il “vero miracolo”.

Casomai avessi dimenticato

Carte, le carte di una vita di un giornalista, raccolte in quasi sessant’anni. Un romanzo di formazione in cui si muovono uomini e donne noti o meno noti. Ci sono Pino e Luigi, Gennaro e Ennio, Giancarlo Siani e Mimmo Maresca, Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano, Francesco De Martino e Giacomo Mancini, Ruggero Zangrandi e Pier Paolo Pasolini, Antonio Bassolino e Raffaello Causa, Pasquale Nonno e Antonio Gava. Incontri felici e tragici, vicende individuali e collettive. Una generazione allo specchio.

Prefazioni e ideazioni

Libri non miei ma anche un po’ miei. Per alcuni ho scritto le prefazioni perché gli autori hanno raccolto articoli pubblicati sul mio giornale. Altri sono nati da una mia idea. Infine uno di cui sono solo il protagonista… 

Racconti

Non inganni la foto, nessuna ambizione letteraria ma un’ammirazione religiosa per Don Chisciotte. E se oso poggiare la mano sulle terga dell’asinello del suo scudiero lo faccio a capo chino. Nei miei racconti regna la vita vissuta, non la fantasia.

Biografia

Noi siamo la nostra vita. Io non so che cosa ci sarà dopo. Nel cassetto ci sono esperienze e ricordi, ogni tanto, proustianamente, ne tiriamo fuori qualcuno, ma, per carità, non prendiamoci troppo sul serio. Piacere, Matteo Cosenza!

I video di Matteo

Fotostoria di Matteo